Focalizzare la propria attività sul contenzioso civile significa occuparsi di controversie scaturenti da una vasta gamma di rapporti di diritto privato.
Che si tratti di forniture o altri rapporti commerciali, di rapporti societari, di rapporti derivanti da altri contratti o ancora di rapporti extra-contrattuali, l'intervento dell'avvocato contenziosista si caratterizza per il suo collocarsi non nel momento della stipulazione del contratto (o comunque dell'impostazione o instaurazione del rapporto), ma bensì nel momento in cui sorgono o si temono dissidi tra le parti in merito all'esecuzione o estinzione del contratto medesimo.
Trattasi dunque di un intervento che richiede da un lato la conoscenza delle materie alle quali i rapporti e le relative controversie afferiscono; e dall'altro lato la piena padronanza degli strumenti processuali che l'Ordinamento mette a disposizione. Ma anche una vasta esperienza delle dinamiche tipiche del conflitto e dei passaggi stragiudiziali che è obbligatorio o utile compiere.
Sotto quest'ultimo profilo, si fa riferimento in particolare ai procedimenti di mediazione e negoziazione assistita, ormai ineludibili per la gran parte delle controversie e sempre più ricchi di formalità e insidie. Ma anche al fatto che l'avvocato contenziosista è in grado di gestire l'interlocuzione che precede il giudizio con un'idea precisa delle "armi" sulle quali ciascuna parte potrà contare: il che in genere aumenta le possibilità di trovare un punto d'incontro.
Per quanto invece concerne il giudizio civile vero e proprio, lo stesso sconta nell'immaginario comune un pregiudizio inerente alla presunta incertezza dei suoi esiti, costi e soprattutto tempi. Trattasi di un preconcetto sbagliato, posto che gli sforzi compiuti dall'Ordinamento negli ultimi decenni hanno sensibilmente migliorato il quadro in termini di prevedibilità degli esiti e ragionevolezza dei tempi. E un attento studio preliminare da parte dell'avvocato può fornire una stima precisa dei rischi e potenziali benefici a livello economico.
Ma in ogni caso, il giudizio (instaurato o solo prospettato) rappresenta e rappresenterà un elemento imprescindibile per la risoluzione (anche stragiudiziale) di qualsivoglia controversia civile. Ed è del tutto errato guardare al giudizio e alla ricerca di una transazione come a due strade alternative: trattandosi piuttosto di due leve che funzionano in modo combinato.
Nella nostra gestione del giudizio civile, non è in alcun modo di ostacolo l'eventuale radicamento della competenza in fori italiani geograficamente lontani da quello di Milano. D'altra parte la telematizzazione del giudizio civile consente ora di svolgere molte attività da remoto. E fanno il resto un'adeguata rete di collaborazioni e il piacere di affrontare le opportune trasferte.
Anche gli eventuali caratteri di internazionalità della controversia rappresentano aspetti che gestiamo senza particolari patemi, e non certo profili che esulano dal nostro ambito o che conferiscono qualsivoglia specialità alla controversia. Del resto, il diritto comunitario e internazionale e le lingue straniere sono nel nostro lavoro di utilizzo oramai quotidiano.
Essenziale ai fini della complessiva gestione di qualsivoglia controversia è poi il tema del recupero dei crediti, che può risultare più complicato dello stesso accertamento dei propri diritti e che dunque è spesso determinante ai fini dell'impostazione della strategia operativa. Anche in questo ambito operiamo su tutto il territorio nazionale con la massima efficacia ed efficienza.